Anche se negli ultimi anni si è aperto il dibattito sulla possibile abolizione del cambio d’ora, ci si appresta al rituale passaggio dall’ora legale all’ora solare che nel corso di questo 2021 cade nella notte tra sabato 30 ottobre e domenica 31 ottobre. Il passaggio dall’ora legale all’ora solare sostanzialmente porterà allo spostamento delle lancette dell’orologio che saranno portate indietro di un’ora, passando dalle 3 alle 2. L’ora solare ci farà compagnia fino al prossimo 26 marzo, per poi cambiare di nuovo l’orario a partire da domenica 27 marzo 2022 quando ritornerà l’ora legale, con le giornate che diventeranno man mano più lunghe.
Invece nel corso di questo scorcio di autunno con il ritorno dell’ora solare si avranno più ore di buio: un effetto dovuto al fatto che il sole tramonta 60 minuti prima per sorgere poi prima al mattino. Ancora non si sa se questa prassi del passaggio dell’ora legale a quella solare e viceversa continuerà ad essere adottata ancora, visto che la decisione finale spetta all’Unione Europea, a cui tempo fa è stata sottoposta la questione.
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Il passaggio dall’ora legale all’ora solare
Congelato il dibattito sull’abolizione del cambio d’ora, sabato 30 e domenica 31 ottobre 2021 si assisterà ancora una volta al canonico passaggio dall’ora legale all’ora solare. In questo modo si avrà la possibilità di usufruire di un’ora in più di sonno, dal momento che la notte così dura di più. Infatti con l’avvicinarsi della stagione invernale si va incontro a delle giornate più corte, per tale motivo è stato adottato il cambio di orario affinché il buio arrivi un’ora prima, con l’alba che spunta 60 minuti prima.
La consuetudine di cambiare periodicamente l’orario è entrata in vigore nel nostro Paese nel 1966: da allora si assiste al passaggio dall’ora solare a quella legale e viceversa per sfruttare al meglio la luce naturale ed ottimizzare il consumo di quella artificiale. Con l’ora legale che si adotta quando il clima diventa più caldo si beneficia di 60 minuti in più di luce al giorno, assicurando un risparmio energetico: si impiega meno energia elettrica per l’illuminazione. Il ridotto consumo energetico è vantaggioso non solo per ridurre i consumi ma anche per salvaguardare l’ambiente, in quanto si produce meno anidride carbonica.
I Paesi europei hanno adottato l’ora legale a partire dal 1996 anche se non sono mancate recriminazioni che si sono rinnovate negli ultimi anni, spingendo a chiedere di abolire il cambio d’ora, come confermato da un sondaggio del Parlamento Europeo del 2018 rivolto ai cittadini che si sono detti favorevoli all’abolizione. Ma il dibattito per via del contesto pandemico si è arenato in vista di futuri risvolti.