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“Riscaldamento e cambiamenti climatici sono colpa dell’uomo”: il rapporto Onu non sorprende Greta Thunberg

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Dopo la pubblicazione del rapporto Onu dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) che fa riferimento all’impatto del riscaldamento globale sul clima si sono registrati i commenti del mondo politico ma non si è fatto attendere quello della giovane attivista svedese Greta Thunberg. Il report è stato definito da Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, “un campanello di allarme assordante”. 

Greta Thunberg: “Il rapporto Onu non è una sorpresa”

Si è confermato così uno scenario catastrofico vista l’irreversibilità dei cambiamenti del pianeta generati dall’uomo, un dato che non ha meravigliato Greta Thunberg che commentando i dati resi noti dal rapporto Ipcc dell’Onu ha commentato: “Conferma quello che già sapevamo da migliaia di precedenti studi e rapporti, che siamo in un’emergenza”. La giovane attivista con tono critico ha definito il rapporto Onu “un solido (ma cauto) compendio delle migliori cognizioni scientifiche del momento”.

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Secondo Greta Thunberg il report presenta delle grosse lacune sulle quali non ha sorvolato: “Non ci dice quello che dobbiamo fare, dipende da noi essere coraggiosi e prendere decisioni sulla base delle prove scientifiche fornite da questi rapporti. Possiamo ancora evitare le peggiori conseguenze ma non se continuiamo come oggi e non affrontiamo una crisi come una crisi”. 

Il rapporto Onu sul riscaldamento globale: il commento di Boris Johnson

Anche i leader politici hanno espresso la loro opinione dopo aver appreso lo scenario critico prospettato dai cambiamenti climatici, in particolare Boris Johnson ha commentato il rapporto che le Nazioni Unite hanno reso noto. Secondo il primo ministro inglese le conseguenze del cambiamento climatico rappresentano un “campanello d’allarme” per i leader mondiali.

“Il rapporto fa riflettere ed è chiaro che il prossimo decennio sarà fondamentale per garantire il futuro del nostro pianeta. […] Sappiamo cosa deve essere fatto per limitare il riscaldamento globale: affidare il carbone alla storia e passare a fonti di energia pulita, proteggere la natura e dare finanziamenti per il clima ai paesi che sono in prima linea” – questo quanto scritto da Johnson in una nota diffusa da Downing Street.

Un simile tema caldo tornerà al centro dei dibattiti tra i vari leader mondiali durante la Conferenza sui cambiamenti climatici COP26 in programma a Glasgow preannunciata come il summit più importante sulla crisi del clima. Nella lista degli obiettivi centrali della conferenza figura un’azione di convincimento e sensibilizzazione per far approvare agli stati dei tagli più significativi alle emissioni di gas serra.

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