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Caos a Non è l’Arena. È scontro tra Sallusti e Fabiola D’Aliesio: “Dice cazzate”. La replica: “Lei deve tacere”

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La guerra in Ucraina è diventata argomento centrale delle discussioni in scena a Non è l’Arena, dove Massimo Giletti si è trovato a gestire uno scambio di battute infuocato tra Alessandro Sallusti e Fabiola D’Aliesio. Contro la posizione filorussa della sua interlocutrice è salito in cattedra il direttore di Libero che ha a più riprese alzato il tiro dei suoi attacchi. Il conduttore de La7 ha cercato di orchestrare al meglio lo scambio di battute tra Fabiola D’Aliesio e Sallusti a Non è l’Arena, dove i suoi ospiti si sono resi protagonisti di un duro confronto davanti alle telecamere nel corso della puntata dello scorso 3 aprile.

Nella veste di inviato di guerra, Giletti ha condotto da Odessa, messa sotto assedio da settimane dall’esercito russo, una puntata alquanto calda per gli argomenti trattati. Dopo le immagini drammatiche che hanno raccontato il genocidio scoperto a Bucha, si è registrato il commento della D’Aliesio: “Chi sarebbe il più forte? Visto che dietro Zelensky ci sono gli Stati Uniti e la Nato che nel 2014 hanno destituito un governo democraticamente eletto e hanno armato gruppi neonazisti”. Le sue parole sono state ribattute prontamente da Sallusti che ha replicato: “E meno male che li hanno armati, altrimenti adesso sarebbero tutti morti o arresi”

Ma l’esponente della direzione nazionale del Partito dei Carc ha poi contrattaccato aspramente: “Basta falsità, la guerra in Ucraina c’è dal 2014 da quando c’è un governo fantoccio degli Stati Uniti. Lei taccia”.

Non è l’Arena, Fabiola D’Aliesio si schiera con Putin e subisce il duro attacco di Sallusti

Sallusti Fabiola D'Aliesio

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Stizzito il giornalista ha mantenuto la sua posizione d’assalto scagliando un duro affondo contro la sua interlocutrice, preludio del suo successivo assalto infuocato: “Lei dice cazz***, non c’è stato un colpo di Stato, ci sono state le elezioni. So che la disturba di questo concetto…Non voglio essere interrotto da questa gallina comunista. Venite qui a dare lezioni. Ma stia calma”.

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Le esternazioni del direttore di Libero non hanno fatto indietreggiare la D’Aliesio che lo ha invece interrotto redarguendolo: “Si dia una calmata e una ripulita”. Parando l’attacco il giornalista ha sferrato un altro montante ben assestato contro la sua interlocutrice: “Io non ho milioni di morti sulla coscienza come voi comunisti” – aggiungendo a proposito del biglietto da visita della D’Aliesio – “Fa parte dei Carc, un’organizzazione indagata per atti violenti, al limite dell’eversione. Allora non venga qui a fare la santarellina e parlarci di pace. Dico gallina perché nessuno di noi riesce a parlare senza venire interrotto. Comunque che lei venga qui a fare la pacifista”.

Il duro scontro a Non è l’Arena tra gli ospiti di Giletti ha spostato l’attenzione sulla condanna indiscriminata verso chi difende le scelte di Vladimir Putin facendo una cruda analisi nei confronti di un conflitto bellico che va avanti da settimane e che ha fatto registrare devastazioni e morti, oltre che milioni di profughi costretti ad abbandonare la propria terra per fuggire alla guerra.

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