La battaglia dell’infettivologo Matteo Bassetti contro i no-vax e per promuovere la campagna vaccinale non si arresta, come rimarcato dalle sue parole raccolte dai microfoni della trasmissione Tagadà di La7. L’esperto, ospite del programma di Tiziana Panella, ha sostenuto di essere favorevole all’obbligo vaccinale suggerendo anche il ricorso a degli strumenti più ferrei.
La filippica contro i no-vax del primario di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova ha avuto inizio in seguito alla messa in onda di un servizio a Tagadà, dopo il quale il medico ha commentato duramente: “Credo che il nostro Paese abbia grosse responsabilità dal punto di vista culturale. La nostra scuola e le nostre università devono rispondere dello stato di salute del Paese da questo punto di vista. Quando sento le parole dei no-vax che negano la pandemia sono certo di essere davanti all’analfabetismo funzionale”.
Matteo Bassetti ancora una volta si scaglia contro i no-vax
L’infettivologo come segno di disapprovazione si è lasciato andare ad una reazione eclatante scuotendo la testa mentre ascoltava le parole del fronte ostile alla vaccinazione. E tornando alla carica ha sentenziato: “Dopo il Covid dovremo ripensare al nostro sistema educativo. Capisco la paura del vaccino, ma negare la pandemia e sostenere cure a base di erbe e bacche è grave, qualcosa su cui la politica dovrebbe agire. Per queste persone l’unica alternativa possibile è l’obbligo vaccinale. Bisognerebbe mandare i carabinieri a casa a prenderli“.
Con parole al vetriolo l’esperto ha condannato il comportamento di chi osteggia la vaccinazione anti Covid, ribadendo che sono liberi di non vaccinarsi ma dal momento che il sistema sanitario coinvolge tutti è necessario essere rispettosi e quindi vaccinarsi. L’intervento in tv dell’infettivologo ha aperto la strada alle discussioni social esacerbando ulteriormente le polemiche ed il clima di odio contro di lui da parte dei no-vax.
Inoltre durante la sua ospitata a Tagadà, Matteo Bassetti ha voluto condividere la sua esperienza personale di medico raccontando che all’ospedale San Martino di Genova si sono presentati 8 pazienti su 14 ricoverati non vaccinati: “Queste persone non riescono a respirare, è come andare sotto l’acqua e non riuscire a riemergere. Sono momenti terribili, perché fare tutto questo solo per andare contro un provvedimento politico? Questa è una sconfitta per tutti”.