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“Green pass e tamponi, cambia tutto”, il nuovo decreto del Governo: regole, durata, richiami e i divieti per i non vaccinati

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L’ipotesi di introdurre ulteriori restrizioni, per arginare la recente impennata di contagi si fa sempre più concreta, e si prevede un nuovo decreto per regolamentare durata e misure relative a Green pass e tamponi. Una nuova stretta è al vaglio del ministro Speranza e di tutto l’esecutivo, tra i possibili scenari si parla di ridurre la durata della certificazione verde da un anno a 9 mesi.

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Inoltre si ipotizza di rendere più stringenti le misure che si rivolgono ai non vaccinati, come hanno già fatto altre nazioni in Europa. I non vaccinati potrebbero quindi vedersi negare l’accesso alla vita sociale per proteggere i soggetti che invece hanno deciso di immunizzarsi con la vaccinazione. In vista del periodo natalizio si teme un esponenziale incremento dei contagi che fa tremare il mondo politico.

Green pass tamponi governo decide

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Governo prevede un nuovo decreto con misure più stringenti su Green pass e tamponi

L’esecutivo infatti sta ponderando di eliminare il tampone rapido per poter ottenere la certificazione verde, considerandolo uno strumento poco attendibile, e di ridurre la validità del test molecolare a 48 ore, anche quello antigenico dovrebbe vedersi ridurre la validità a 24 ore. Il nuovo decreto potrebbe inoltre prevedere l’obbligo della terza dose per il personale sanitario ed i lavoratori delle Rsa. Ma si prevedono anche delle misure più ferree, per mettere i no-vax con le spalle al muro impedendogli la frequentazione di tutti i luoghi al chiuso.

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Il ministro Roberto Speranza nel corso dei suoi più recenti interventi sui media ha lasciato presagire delle nuove restrizioni per non vanificare gli sforzi fatti. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo il rischio di contagi tra i vaccinati ed i non vaccinati, come precisato dal sottosegretario del Ministero della Salute Roberto Garofoli: “La situazione sta peggiorando, non si può stare fermi e sarà inevitabile che con il nuovo decreto i non vaccinati paghino più di rispetto a chi ha invece scelto di immunizzarsi”.

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