L’invasione russa dell’Ucraina ha riportato in auge un’altra preoccupante minaccia di cui ha parlato Joe Biden, che ha sottolineato come Taiwan potrebbe diventare un possibile e prossimo epicentro bellico, se la Cina passasse dalle minacce all’azione, con lo scopo di riprendere il controllo del territorio. Il presidente americano ha ribadito la disponibilità degli Stati Uniti a schierarsi dalla parte di Taiwan e della sua difesa militare. Si ricorda che l’isola è indipendente anche se il governo di Pechino continua a considerare il territorio una “provincia ribelle”, per questo ha intenzione di riaccorparlo sotto la propria legislazione a tutti i costi.
Contro la minaccia della Cina, l’America è pronta a schierarsi militarmente, come ha sottolineato da Biden che ha risposto ad una domanda diretta, che gli è stata rivolta durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro del Giappone, Fumio Kishida.
Si ricorda che Taiwan o Repubblica di Cina è nata nel 1949 con la fuga del generale Chiang Kai-shek sull’isola di Formosa quando è stata proclamazione la Repubblica Popolare Cinese, da allora si sono registrati continui attriti di natura politica e militare e la Repubblica Popolare Cinese la definisce provincia separatista di Taiwan. In quanto Stato de facto la sua sovranità non è riconosciuta dalla Cina continentale ma neanche dagli Stati membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU (Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia), e dall’Unione europea.
Joe Biden conferma la disponibilità degli USA a difendere Taiwan dalla Cina
Il presidente americano ha confermato la possibilità di un coinvolgimento militare per difendere Taiwan ribadendo l’impegno preso dagli Stati Uniti. “La Cina gioca con il fuoco con tutte le manovre che sta mettendo in atto. Siamo d’accordo con la politica di ‘una sola Cina’ ma l’idea che si debba prendere con la forza, solo con la forza non è giusta. La mia aspettativa è che questo non succederà. Siamo contro qualsiasi cambio di situazione con la forza. Pace e stabilità devono essere mantenute” – questo il commento del presidente degli USA che ha inoltre auspicato che la risposta dell’Ucraina possa rappresentare una sorta di “deterrente” verso un nuovo conflitto armato.
La Casa Bianca ha deciso di rivendicare il suo pugno duro contro la Cina, qualora si registrasse una possibile invasione armata di Taiwan facendo appello ad un’alleanza che affonda le sue radici nel passato, e più precisamente al Taiwan Relations Act del 1979 con cui gli Stati Uniti hanno acconsentito a fornire armi, intelligence e addestramento per la difesa militare dell’isola, che non è riconosciuta uno stato indipendente a livello politico. La Cina a nome del ministero degli Esteri ha replicato a Biden asserendo che non si deve sottovalutare la determinazione della nazione a rivendicare la propria sovranità nei confronti dell’isola che è considerata un territorio ribelle da riunificare anche con la forza, qualora fosse necessario.
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