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Matteo Bassetti, l’annuncio choc per i no-vax: “Ecco cosa ne sarà del Green pass a Marzo”

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Matteo Bassetti chiamato ad esprimere il suo parere sull’attuale quadro prospettato dal Covid ha rilasciato delle dichiarazioni come sempre categorie, esprimendo il suo parere su: no-vax, Green pass ed obbligo vaccinale. Nell’ultimo periodo l’infettivologo genovese ha esaminato il contesto dei contagi veicolati da Omicron e commentato anche alcune misure del Governo, che ha tacciato come troppo cervellotiche, facendo riferimento alle ultime disposizioni in materia di: mascherine, quarantena e regole di Dad. Secondo il parere dell’esperto resta una priorità tornare alla normalità non trascurando la sicurezza, ma per contenere il virus, diventato ormai endemico, ritiene che molte norme ad oggi risultano “anacronistiche”.

Soffermandosi poi sul quadro delineato nel nostro Paese dai contagi di Omicron, Bassetti ha recentemente spiegato nel corso dei sui interventi in tv e sui social: “Il virus va più veloce sia delle mascherine all’aperto che di quarantene cervellotiche. La scuola deve tornare a essere in presenza: a casa ci sta chi sta male. Hai sintomi? Stai a casa e tre giorni dopo la scomparsa dei sintomi torni a scuola con tampone negativo. Gli altri devono andare a scuola regolarmente, senza fare milioni di tamponi […]”.

Matteo Bassetti: “Si deve superare la logica del Green Pass”

Concordando con il parere medico-scientifico dominante, Matteo Bassetti continua a sottolineare che il virus non è più pandemico ma endemico e che è necessario passare alla fase della convivenza prolungata con esso. Ma nelle ultime settimane l’infettivologo genovese e direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova ha più volte sostenuto che si deve superare la logica del Green Pass duraturo quando finirà ufficialmente lo stato d’emergenza.

Bassetti per i no-vax

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“Tanto a quel punto resteranno solo un due milioni circa di italiani sotto i 50 anni non protetti con la vaccinazione, è una cifra che ci possiamo permettere. Stiamo poi anche parlando di una fascia d’età che generalmente non sviluppa una malattia grave. Come in ogni guerra, una volta esaurita a marzo l’emergenza, in questo caso sanitaria, credo sia necessaria una sorta di amnistia per i non vaccinati. Quello che è stato è stato. Non ha più senso protrarre misure come il Green pass che sono nate per favorire la vaccinazione e non per comprimere la vita delle persone”.

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Bassetti prevede che a partire da marzo la certificazione verde venga definitivamente archiviata come rimarcato dalle sue parole: “Tra due mesi ci avvicineremo ulteriormente al 95% di popolazione over 12 vaccinata, senza contare che, da qui alla primavera prossima, l’infezione se la piglieranno anche coloro che ancora si ostinano a rifiutare la profilassi. Saranno immunizzati anche loro. A quel punto il Green pass avrà esaurito la sua funzione, continuare a chiederlo per entrare nei negozi o per prendere un caffè rischierebbe solo di far chiudere il Paese”.

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