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Un parrucchiere apre le porte del suo salone ai clienti no-vax: “Non discrimino nessuno”, ecco la sua soluzione

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Il malcontento tra i lavoratori che offrono servizi alla persona è una costante degli ultimi tempi, dopo la stressa del Governo sul Green pass, come conferma l’iniziativa di un parrucchiere che contravvenendo alle disposizioni anti Covid ha deciso di accogliere tutti i clienti. Una forma di solidarietà che il professionista ha deciso di attuare, annunciandola sui social e sui giornali, per evitare qualsiasi tipo didiscriminazione che porta a contrappore i vaccinati e coloro che non lo sono, come se ci fosse una corsia preferenziale per alcuni a discapito di altri.

Nel salone di Marco Andrè Leal De Sousa, sito a Soiano del Lago in provincia di Brescia, si eseguono tamponi gratis su tutti i clienti che non sono in possesso di certificazione verde. Come ha spiegato il titolare del salone di parrucchieri Marco Andrè Hair Studio il suo scopo è quello di non negare a nessuno l’accesso al suo salone come ha sempre fatto. Così malgrado l’obbligo imposto dagli ultimi provvedimenti del Governo, con data di entrata in vigore 20 gennaio, che esorta ad esibire il Green pass base per andare dal parrucchiere, Marco Andrè Leal De Sousa ha attuato un escamotage.

Un parrucchiere apre le porte del salone ai clienti no-vax

L’iniziativa del parrucchiere per accogliere tutti i clienti, anche i no-vax

“Ho ricevuto molte chiamate da parte di clienti che mi chiedevano di andare a pettinarle a domicilio, ma mi sono sempre rifiutato. Significherebbe lavoro nero e meno sicurezza sia per me sia per le clienti stesse. Quindi ho trovato una soluzione alternativa e inclusiva, in modo da non dover dire di no a nessuno” – ha raccontato il parrucchiere ai giornalisti di Repubblica per spiegare come ha preso forma la sua iniziativa.

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Per garantire test gratuiti alla sua clientela per prima cosa si è valso di una convenzione con una farmacia di Soiano: “Mi garantiscono una tariffa agevolata, quindi per i miei clienti il tampone costa 10 euro invece di 15 e io passerò alla fine di ogni mese a saldare il conto. L’esito arriva entro un paio di giorni e poi la cliente può prenotare il suo appuntamento in negozio”.

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Ma il titolare del salone nel bresciano ci tiene a precisare che la sua proposta non deve essere bollata come una scorciatoia per i no-vax. Come ha precisato sui canali social lui è vaccinato e con la sua proposta si limita solo a non attuare alcuna forma di discriminazione come ha ribadito: “In un periodo così difficile e complicato, dove c’è tanta cattiveria e discriminazione, stiamo cercando di essere il più vicino possibile a tutte le persone. Abbiamo bisogno di amore e felicità, non intendiamo chiudere la porta a nessuno”.

Dopo che la sua iniziativa è diventata di dominio pubblico, diffondendosi in rete e su altri media, la sua agenda di appuntamenti da parrucchiere si è infittita: è stato sommerso di chiamate dalla clientela ma anche da parte di colleghi che hanno deciso di emularlo.

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