L’ultima follia si chiama Corona party ed arriva in queste ore dall’Alto Adige.
Di cosa stiamo parlando? I Corona party sono incontri tra persone con l’intento preciso di infettarsi per poi, se guarite, ottenere il Green Pass senza vaccinazione. Del fenomeno dei Corona party ne stanno parlando in maniera molto preoccupata le cronache dei quotidiani dell’Alto Adige. “Ci sono giovani, anche di età scolare, che si incontrano con positivi e cercano di acquisire l’infezione, non rendendosi conto che il virus è pericoloso anche nei bambini e nei giovani”, dice sgomento Patrick Franzoni vice coordinatore dell’unità Covid di Bolzano. La zona altoatesina, confinante con L’Austria, è tra quelle sotto attenta osservazione per l’incremento dei contagi. E i Corona party potrebbero essere la bomba che rischia di provocare la zona gialla e la messa a rischio della stagione sciistica alle porte.
Corona party per infettarsi ed ottenere il Green Pass
“In Alto Adige, spiega il vice coordinatore dell’unità Covid, abbiamo numeri in salita, anche alla luce dei dati che arrivano dall’Austria con incidenze oltre 1.500. Siamo ormai vicinissimi alla zona gialla. Attualmente abbiamo nove pazienti in terapia intensiva e una settantina nei normali reparti”. Ma tutto questo sembra non preoccupare affatto, tanto che di Corona party se ne stanno registrando in tutta la regione. A nulla valgono le notizie che arrivano dagli ospedali. Nei giorni scorsi un uomo di 56 anni è deceduto dopo essersi contagiato in maniera volontaria. Insieme ai Corona party l’altra notizia che sconvolge le autorità sanitarie è l’utilizzo di un medicinale per cavalli.
Si chiama Ivermectin ed è un vermicida che risulta praticamente introvabile in Austria e nelle zone confinanti. Il suo utilizzo è stato fortemente consigliato dal leader del partito Fpoe Hebert Kickl. Il partito dell’ultra destra austriaca che da sempre ha assunto posizioni negazioniste e no vax. Meglio infettarsi che vaccinarsi dunque, e se si contrae il Covid ecco pronto il rimedio. I Corona party sembrano l’ultima frontiera di una follia che rischia di compromettere la stagione turistica.