Un’inchiesta della Guardia di Finanza ha stanato una banda di furbetti che aveva messo in piedi una maxi truffa del Reddito di cittadinanza dal giro di 20 milioni di euro. I video scovati sui TikTok, finiti agli atti della procura di Milano, mostrano diversi soggetti, tra cui bambini, con in mano pile di banconote ottenute dalla banda che gestiva la rete criminale.
Le indagini hanno permesso di scoprire l’associazione a delinquere italo-romena che presentava le domande per richiedere il sussidio al patronato Sias ed al Caf. La procura di Milano ha spiccato l’ordine di 16 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei furbetti che avevano creato la prolifera rete criminale. Si tratta di una vera e propria associazione mafiosa che oltre a conseguire il Reddito di cittadinanza era dedita all’estorsione.
La maxi truffa Reddito di cittadinanza
Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Cremona e Novara, hanno permesso di finalizzare l’arresto dei 16 membri della banda dei truffatori, accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche, estorsione e truffa aggravata. La rete era ben organizzata e con un profilo di alto livello di professionalità criminale. In totale si sono contate 9 mila denunce di soggetti che grazie alla complicità di Caf e di patronato Sias hanno presentato i codici fiscali di un gran numero di cittadini romeni, circa un centinaio, per appropriarsi illecitamente del Reddito di cittadinanza.
I complici dell’organizzazione criminale avevano il compito di espletare le relative pratiche per persone che in molti casi non avevano mai messo piede nel nostro Paese, i soggetti che si rifiutavano venivano minacciati. Secondo quanto emerso nell’ambito della maxi truffa, alcuni complici si recavano personalmente presso le Poste per ritirare le card del Reddito di cittadinanza. Sono poi saltati fuori in rete i video che i truffatori sprezzanti postavano su Tik Tok, con musiche di sottofondo mentre contavano pile di contanti incassati con la rete criminale.