Dopo la sperimentazione si attende l’approvazione da parte dell’Ema e dell’Aifa del vaccino anti Covid da destinare ai bambini della fascia 5-11 anni: una notizia accolta positivamente dagli esperti che sostengono che sia un’arma di difesa preziosa, utile soprattutto per mettere in sicurezza le scuole. Ma la vaccinazione dei più piccoli è vista anche come uno strumento vantaggioso per evitare le complicazioni legate a quadri severi della malattia e per contrastare la variante Delta che potrebbe colpire anche i bambini.
Su questo argomento si è espresso Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, che si è detto favorevole alla somministrazione del vaccino anti Covid alla fascia di età 5-11 anni. “Per i genitori sarà una scelta libera ma tutte le società scientifiche di pediatria e di malattie infettive consigliano la vaccinazione per i bambini più piccoli” – questo il parere dell’infettivologo raccolto da Adnkronos Salute.
Il parere degli esperti sul vaccino anti Covid per bambini nella fascia 5-11 anni
Commentando il parere favorevole degli esperti dell’agenzia del farmaco statunitense Fda, il virologo Fabrizio Pregliasco ha dichiarato ai media: “Spero che il vaccino anti Covid per i bambini venga autorizzato presto, magari entro Natale, perché ritengo che in questa fase sia importante la copertura vaccinale massima possibile. Nel futuro magari il vaccino sarà da riservare ai bimbi più a rischio, un po’ come nella profilatura dell’influenza. Ma in questa fase considerando la variante Delta che in qualche modo li coinvolge più di prima e che qualche fastidio glielo dà perché l’1% ha problematiche pesanti, 340 sono già finiti in terapia intensiva e 32 sono deceduti, meglio vaccinarli”.
Anche l’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud-Italia della Fondazione per la Medicina Personalizzata, ha detto la sua sulla prevenzione vaccinale sui più piccoli: “[…] Non si può certamente ignorare la decisione presa alla quasi completa unanimità dai consulenti dell’americana Fda di autorizzare la somministrazione di mezza dose per adulti del vaccino Pfizer ai bambini di età inferiore ai 12 anni. E non la si può ignorare per due ordine di ragioni: primo perché non si devono dimenticare le centinaia di morti che nel mondo si sono registrate tra ragazzi che non avevano superato i 18 anni d’età; e secondo perché non si può trascurare l’oggettivo notevole incremento dei casi di Covid in età pediatrica […]”.