Malgrado l’alta trasmissibilità, la variante Omicron determina un quadro di sintomi blandi ma l’attenzione rimane alta, come ribadito dall’Organizzazione mondiale della sanità che comunque ha precisato che si ha bisogno di altri dati per rilevare se la nuova mutazione del virus risulta meno grave di Delta, per quanto riguarda ospedalizzazione e mortalità. Per il momento la variante sudafricana è ritenuta più contagiosa della Delta ma più lieve, come sottolineato dagli esperti che hanno elencato quali sono i sintomi del nuovo volto del Covid. Si tratta di manifestazioni che possono essere confuse con un comune raffreddore o con l’influenza, infatti potrebbe risultare difficile distinguere la malattia virale da un virus stagionale.
Leggi anche: Variante Omicron: tempi di incubazione, quali sono i sintomi e per quanto tempo si resta contagiosi
Tim Spector, epidemiologo del King’s College, confrontando i dati dell’app Zoe, ha segnalato un ulteriore segno clinico da prendere in considerazione per individuare la variante Omicron, infatti l’esperto come riferito dal The Guardian ha affermato: “Per la maggior parte delle persone affette da Omicron, la malattia è avvertita come un raffreddore e inizia con naso che cola, mal di gola e mal di testa”.
Gli esperti individuano un nuovo sintomo della variante Omicron
In un’altra intervista per la BBC, Tim Spector ha poi precisato: “Per salvare vite umane, è urgente e necessario aggiornare la comunicazione”. Inoltre l’esperto ha lanciato un appello nei confronti di coloro che palesano sintomi riconducili al quadro del raffreddore ovvero: naso che cola, starnuti, mal di gola, mal di testa, stanchezza. Ma Tim Spector ha riscontrato anche un’altra spia che comunque è da correlare al Coronavirus ossia la perdita di appetito.
“La nuova variante si presenta con naso che cola e starnuti, mal di testa, gola che brucia, dolori alle ossa e stanchezza” – come ha puntualizzato Tim Spector. Secondo quanto spiegato dagli esperti chi manifesta questi segni clinici non dovrebbe sottovalutarli, anzi dovrebbe sottoporsi a tampone e mettersi anche in isolamento, per evitare di esporre ad un eventuale rischio di infezione gli altri.