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Toni Capuozzo, la pessima notizia per gli italiani: “Sono preoccupato, ecco cosa accadrà questo autunno”

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Toni Capuozzo, ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica su Rete 4, è tornato a parlare della guerra in Ucraina, soffermandosi sulle conseguenze del conflitto per l’Italia. L’inviato di guerra di Mediaset, che vanta una lunga esperienza in diversi contesti bellici, ha infatti raccontato i conflitti scoppiati nell’ex-Jugoslavia, in Somalia, in Medio Oriente ed Afghanistan, ha voluto rimarcare i possibili strascichi della guerra nell’Europa dell’Est.

“Io in autunno sono più preoccupato per noi che per i russi” così ha sentenziato il giornalista intervenendo a Quarta Repubblica, dove ha affrontato un tema che potrebbe affiorare presto come una grossa criticità a livello nazionale. Toni Capuozzo ha sottolineato che l’invasione militare dei russi in Ucraina presto farà registrare delle grosse ripercussioni economiche ed una grave crisi energetica nel nostro Paese ed in altre nazioni del vecchio continente e non solo.

Toni Capuozzo preoccupato per le ripercussioni della guerra in Ucraina

Dopo aver espresso la sua preoccupazione, il giornalista ha spostato l’attenzione sul ruolo che il nostro Paese ha assunto come mediatore per agevolare i negoziati tra russi ed ucraini, non tacendo il suo scetticismo: “Non mi convince la personificazione dei negoziati l’Europa è schierata e la Nato è parte belligerante. L’Italia ha partorito una bozza di pace ma o dai le armi o fai il negoziatore“.

L’inviato di guerra ha rilevato un’evidente contraddizione analizzando i vari punti del piano piano di pace presentato dall’Italia all’Onu, visto che nelle voci presenti nella bozza figurano questi quattro punti: il cessate il fuoco; il negoziato multilaterale sulla neutralità di Kiev; la risoluzione delle questioni territoriali (Crimea e Donbass); un nuovo accordo multilaterale su pace e sicurezza in Europa.

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Toni Capuozzo quarta repubblica

Toni Capuozzo ha ribadito ai microfoni della trasmissione condotta da Nicola Porro come l’Italia abbia assunto una posizione controversa, visto che si è impegnata a favorire la strada della diplomazia ma allo stesso tempo ha deciso di supportare l’Ucraina anche militarmente, fornendole armi. Analizzando criticamente il conflitto russo-ucraino, che affonda le sue radici nell’invasione avviata nel Donbass nel 2014, il giornalista Mediaset ha evidenziato tutte le sue perplessità affermando: “Credo che non sia saggio rivelarsi cedevole prima che il negoziato cominci, però quando si fatica a riconoscere che c’è una guerra in corso da 7-8 anni è faticoso pensare ad una trattativa”.

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