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Pensioni 2022, previsti aumenti da 850 euro: ecco quando scattano e qual è l’entità della rivalutazione

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Per il nuovo anno il governo ha annunciato la rivalutazione delle pensioni a partire da gennaio 2022: così gli assegni pensionistici subiranno degli aggiustamenti da ascrivere ad una serie di fattori. A questa nuova misura si aggiunge anche la revisione della soglia di esenzione delle imposte stabilita a 8130 euro con un incremento fino a 8500 euro.  A proposito della revisione delle pensioni 2022, il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra ha spiegato che la no tax area si è alazata a 8500 euro per i pensionati. Rispetto all’anno passato, nel corso del quale non si è effettuato l’adeguamento degli assegni pensionistici, nel nuovo anno si applicherà un adeguamento al 100% sulla fascia che percepisce 4 volte l’assegno minimo Inps; al 90% sulla fascia che riscuote tra le 4 e le 5 volte l’assegno minimo Inps; al 75% sulla fascia che incassa 5 volte l’assegno minimo Inps.

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Un ricalcolo che andrà a favorire la fascia di reddito medio-alta con l’applicazione tra l’altro di nuove aliquote: la prima al 23% fino a 15mila euro di reddito lordi annui; la seconda al 27% si abbassa fino al 25% ed è prevista per redditi annui lordi tra 15mila e 28mila euro; quella al 38% relativa ai redditi fino a 50mila euro lordi all’anno si riduce al 35%. Dal prospetto è stata eliminata l’aliquota al 41%, sostituita da quella al 43% che riguarda i redditi lordi annui che superano il tetto dei 50mila euro.

Pensioni 2022 le rivalutazioni in base alle fasce di reddito

Pensioni aumenti

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All’adeguamento degli assegni pensionistici si aggiungerà un’altra novità: la riduzione del carico fiscale in base al reddito, per vantaggiare principalmente i redditi annui lordi compresi tra 50mila e 55mila euro. La rivalutazione delle pensioni 2022 produrrà degli effetti significativi tenendo conto dei redditi annui. In caso di una pensione da 10mila euro l’aumento è di 10200, con incremento di 136 euro; invece una pensione lorda da 14mila euro passa a 14280, con un aumento di 192 euro. Gli aumenti saranno più significativi con un assegno pensionistico più sostanzioso: ad esempio chi percepisce 18mila euro lordi, nel 2022 percepirà una cifra attorno ai 18360, con un incremento di 318 euro, in base alla rivalutazione ed all’applicazione della nuova aliquota Irpef.

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In caso di pensioni da 22mila euro, l’incremento permetterà un incasso di 22440, ossia più 456 euro. Coloro che percepiscono redditi pari a 26mila euro all’anno, potranno usufruire di un incremento di 593 euro incassando 26520. Una pensione lorda da 30mila euro passerà a 30594, con 687 euro in più. Mentre chi percepisce pensioni da 34mila euro si passerà a 34664, con un incremento di 850 euro. Il più significativo incremento pensionistico riguarderà i contribuenti che incassano redditi tra 50mila e 55mila euro l’anno che avranno 1400 euro in più nel 2022.

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