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Il drammatico allarme di Matteo Bassetti: “Tra un mese si ferma l’Italia. Rischiamo 10 milioni in quarantena”

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Matteo Bassetti non vuole cedere ai facili allarmismi, anche se il virologo sembra non condividere pienamente l’attuale strategia posta in essere per contrastare la pandemia. Il medico ha auspicato un ritorno alla normalità, anche a fronte di un aumento dei contagi, che potrebbe aversi solo cambiando il modo di fronteggiare il Covid-19 e le varianti.

In sostanza, il sanitario ha affermato che, a suo dire, le attuali misure sarebbero eccessive. Inoltre, non bisogna farsi prendere dalla paura né andare in panico dinanzi a quella che è ormai definita ”quarta ondata”. ”Sotto l’albero di Natale mi auguro di trovare un pochino meno di allarmismo, paura e panico non aiutano…”, ha commentato l’infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova.

Come fare, allora, per fronteggiare l’avanzata del virus? ”Se continuiamo in questo modo a fare tamponi a tutti, anche a chi non ha sintomi o magari ha un raffreddore, cosa potrebbe accadere il 25 gennaio con magari 1,5 milioni di persone contagiate?”, ecco l’interrogativo posto da Matteo Bassetti, a detta del quale nemmeno il tracciamento avrebbe più senso.

Matteo Bassetti: cambiare le attuali misure potrebbe essere una soluzione contro il virus

Matteo Bassetti cambiare le attuali misure

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Matteo Bassetti ha dichiarato che il tracciamento dei contagi rischia di non essere più uno strumento utile in considerazione del fatto che, applicando le attuali misure, per ogni soggetto positivo al virus, almeno una cinquantina di persone dovranno restare a casa per la vasta diffusione del Covid-19.

‘Continuando con questa strategia, tra un mese rischiamo di avere l’Italia ferma.”ha concluso Bassetti. Quest’ultimo ha ipotizzato, dunque, il rischio di un ”Paese ingessato”, palesando una posizione abbastanza netta e contraria rispetto alle attuali misure adottate dal Governo. Inoltre, ha fatto storcere il naso al sanitario il fatto che molti non abbandonino l’”ideologia” di fronte alla lotta al virus.

Fondamentale è anche riportare il Paese alla normalità, per quanto di essa si possa parlare, non essendovi più i presupposti esistenti prima dello scoppio della pandemia. Bassetti ha ricordato anche l’importanza del vaccino, auspicando: ”…che il Natale mi porti i farmaci per curare il Covid e i nuovi anticorpi monoclonali di seconda generazione, più potenti.”, ha concluso, speranzoso, Matteo Bassetti.

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