Antonio Martino è tornato a far sentire la sua voce con la sua recente apparizione a Quarta Repubblica dove oltre ad evocare il passato, snodando una sorta di lezione sul liberalismo, ha anche affrontato un tema caldo come quello del Green pass. Dopo aver menzionato il fatto che viene spesso definito un “euroscettico” ha speso parole positive sul Cavaliere commentando: “Silvio Berlusconi può fare il presidente della Repubblica? Uno come lui in Italia non ce n’è”.
Tra i temi di attualità affrontati dell’ex ministro, immancabile il parere sul Reddito di cittadinanza definito una sorta di imposta fraudolenta, ma Antonio Martino ha dato il meglio di sé argomentando sul Green pass in modo tagliente.
“Trovo assolutamente ingiustificata l’assurdità dell’obbligatorietà del Green pass sarebbe stato più semplice chiedere che venissimo marchiati a fuoco una volta che ci vaccinavano. Si sarebbe visto subito. […] Quando ci sono state le manifestazioni contro il green pass, che cosa hanno pensato di dire i quaquaraquà che dicono di governarci? Che erano degli squadristi fascisti. Ora, è probabile ci fossero esponenti di Forza Nuova fra i manifestanti. Ma saranno in totale due dozzine di nostalgici del fascismo: e questi avrebbero la capacità di mobilitare migliaia di persone per protestare contro il Green pass?”.
Il parere di Antonio Martino sul Green pass
Spaziando tra passato e presente l’ex ministro ha puntato il dito contro la certificazione verde, considerandola una negazione della libertà individuale, che a suo dire, è una cosa molto seria che non si può sacrificare in nome del diritto alla salute. Dopo questo preambolo ha citato le parole di Stefano Puzzer, leader dei portuali di Trieste, invitando il ministro Speranza a riflettere su di esse: “Noi siamo per la libertà di scelta: ti vuoi vaccinare, ti vaccini. Non ti vuoi vaccinare, non ti vaccini”.
Concludendo la sua lezione sulla libertà di scelta, Antonio Martino ha asserito: “Questa è l’essenza del liberalismo. Quella libertà che anche Dio ha concesso agli uomini, nonostante i dogmi. Esistono il vizio e la virtù perché siamo liberi di scegliere. Il Padreterno è il più grande liberale”.