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Inps, pensioni a rischio: chi non comunicherà questi dati potrebbe perdere definitivamente l’assegno

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I contribuenti che non adempiono alla richiesta dell’Inps relativa all’aggiornamento di un requisito imprescindibile per ricevere il trattamento pensionistico mensile, potrebbero vedersi sottrarre le proprie pensioni. Infatti si corre il rischio di vedersi revocare il contributo, come comunicato dall’Inps, se non si rispettano le prescrizioni che sono state sottoposte a riformulazione. Si ha diritto alla prestazione pensionistica se si rispettano dei precisi requisiti e le nuove disposizioni, in caso contrario il contribuente può vedersi revocato l’assegno.

Per non incorrere in un simile scenario è opportuno quindi comunicare in tempo le informazioni necessarie, procedendo anche ad aggiornare i dati relativi al proprio domicilio ed al luogo di residenza, altrimenti si potrebbe perdere l’accredito delle pensioni.

Inps, pensioni a rischio in caso di mancata comunicazione dei requisiti essenziali

Per quanto riguarda l’assegno sociale erogato mensilmente dall’Inps è necessario effettuare l’aggiornamento dei dati sulla residenza, in caso contrario l’indennità potrebbe essere revocata. Nel caso della pensione sociale, destinata anche a quei cittadini che non hanno versato contributi previdenziali, essa ammonta a circa 460 euro, ed il contributo viene versato per 13 mensilità. Anche questo contributo, che non è in pieno una pensione può venir sospeso o revocato se non si comunicano i dati relativi alla residenza. I recettori devono provvedere a regolarizzare la propria posizione per conservare il diritto di percepire mensilmente il trattamento sociale.

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Tra i requisiti richiesti per ottenere l’identità e così legittimare l’assegno sociale figurano la residenza stabile e la domiciliazione sul territorio nazionale. Chi abita fuori dai confini nazionali non ha diritto a tale contributo: l’assegno decade in maniera automatica, perché sussiste il requisito imprescindibile della residenza, dopo che passano 12 mesi dalla sospensione dell’assegno scatta la revoca. Infatti l’indirizzo del proprio domicilio è un dato che l’Inps richiede e se non viene fornito, il recettore perde il diritto a ricevere il trattamento economico.

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