La Germania è stata sconvolta dall’incredibile storia di un incesto tra fratello e sorella, che ha innescato una vicenda giudiziaria clamorosa: da anni i due, diventati genitori di 4 figli, hanno dovuto affrontare le accuse dell’opinione pubbliche e quelle giudiziarie per rendere legale l’incesto. La sconvolgente storia di Patrick Stubing e Susan Karolewski, originari di Lipsia, da anni ha scosso l’opinione pubblica che è venuta a conoscenza della relazione incestuosa tra fratello e sorella, che hanno avuto quattro figli, due dei quali disabili.
I due fratelli che non hanno avuto modo di crescere insieme si sono conosciuti da grandi, infatti il 36enne all’età di 3 anni è stato affidato ad un orfanotrofio per sottrarlo ai maltrattamenti paterni. Dopo un’infanzia in orfanotrofio, una volta raggiunta la maggiore età ha cercato di rintracciare la sua famiglia, così a 23 anni ha scoperto dove vivevano i suoi genitori biologici intraprendendo poi una relazione con Susan che aveva allora 16 anni.
La relazione tra fratello e sorella ha destato scalpore quando è stato scoperta dopo la nascita del loro primogenito: in ospedale un’infermiera che aveva seguito il parto di Susan indispettita da alcuni dettagli sospetti sulla relazione con Patrick si è rivolta alla polizia.
Fratello e sorella lottano per rendere legale l’incesto in Germania
La loro relazione incestuosa è poi diventata un caso legale scabroso in Germania, dopo la nascita del secondo figlio della coppia, all’epoca Patrick è stato condannato a dieci mesi di carcere. La reclusione in carcere è prevista anche dall’ordinamento giuridico italiano che prevede come pena la reclusione da uno a cinque anni.
Le cose si sono complicate alla nascita del terzo figlio, che è costata una nuova condanna per incesto, in seguito con la nascita del quarto figlio si è avviato anche un procedimento penale contro Susan, ma nell’appurare che la donna è affetta da un lieve disturbo mentale sono cadute le accuse contro di lei. Dopo aver subito la condanna per incesto ed aver scontato la pena, una reclusione di tre anni, Patrick Stubing ha deciso di intraprendere una battaglia legale che da anni non si ferma malgrado i verdetti negativi: nel 2008 la Corte Federale Costituzionale ha respinto un suo ricorso e nel 2012 è stato respinto un nuovo ricorso anche da parte della Corte Europea dei Diritti dell’uomo.
La coppia ha perso la custodia dei propri figli, alla donna è stato permesso di occuparsi solo del suo quarto figlio mentre quelli più grandi sono stati dati in affido ad altre famiglie. Per ricomporre la famiglia, la coppia ha deciso di portare avanti la propria battaglia legale con la speranza di vedere riconosciuto legalmente l’incesto nello stato tedesco. Nel difendersi con la stampa, Stubing ha dichiarato che lui e Susan non sapevano che stavano facendo qualcosa di sbagliato ignari dei risvolti giudiziari, ammettendo che loro madre non avrebbe approvato una relazione tra di loro.
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