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A Zona Bianca, Matteo Bassetti interviene sul caso di Al Bano: “Ecco perché ci si contagia con la terza dose”

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Giuseppe Brindisi a Zona Bianca ha ospitato ancora una volta Matteo Bassetti che ha precisato i motivi per cui i vaccinati possono contagiarsi, e quindi perché è necessaria la dose booster. Il direttore della clinica Malattie Infettive del San Martino di Genova, intervenendo come ospite ha ribadito l’importanza delle vaccinazioni, soffermandosi anche sulla testimonianza di Al Bano protagonista di un sevizio nel quale ha annunciato il suo contagio: “Ebbene sì, il virus, maledetto virus Covid, mi ha colpito. Mi ha colpito al punto tale che non posso fare quello che c’era in programma di fare. L’ultima notte dell’anno da Bari, con Panicucci e tanti miei amici… Che dire? Finirà, perché tutto passa”.

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Ha poi preso la parola Matteo Bassetti con lo scopo di rassicurare il pubblico e fare chiarezza, ed infatti ha precisato: “Abbiamo visto che Al Bano è contagiato, ma sta bene. A chi ricorda che avevamo detto che potevano bastare due dosi rispondo che solo gli stupidi non cambiano idea. Ma non vedo il problema nel fare la terza dose o anche la quarta se servirà continuare a vaccinarsi ogni sei mesi”.

Matteo Bassetti sulla terza dose del vaccino

Matteo Bassetti a Zona bianca

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Ospite del programma di Giuseppe Brindisi, l’infettivologo ha ribadito che con due dosi si evitano le forme gravi della malattia ma che nei confronti della Omicron è necessario affidarsi alla vaccinazione. “Noi dobbiamo dire alle persone di andare a fare la terza dose, ma Omicron sembra molto meno peggio di quanto si temesse all’inizio”. A proposito poi delle misure annunciate dal governo, Matteo Bassetti ha espresso il suo punto di vista sentenziando: “Si potevano uniformare quelli che hanno fatto la terza dose con quelli che hanno ricevuto la seconda entro i sei mesi. Il booster serve a mantenere più a lungo la protezione. Mi sembra una scelta di buon senso […]. Di tante cose fatte bene, questa si poteva fare meglio decidendolo prima”.

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L’esperto ai microfoni di Zona Bianca ha cercato di ridimensionare l’allerta dilagante a causa dei contagi esponenziali di questi giorni sostenendo: “Abbiamo una malattia infettiva delle vie respiratorie contagiosa quasi quanto il morbillo, ma per quanto riguarda l’aggressività e la risposta al vaccino ci sono sempre più dati che non ci fanno tornare alla disperazione di un mese fa. Addirittura il 24 novembre crollarono le Borse, cerchiamo di non terrorizzare la gente”.

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