È calato il mistero attorno allo stato di salute di Vladimir Putin: si è appresa una voce insistente che parlerebbe una condizione fisica e mentale deteriorata del Presidente della Russia, uno scoop che arriva da lontano ma che si è diffuso in tutto il mondo. Tra le prime fonti a rivelare questo retroscena sul leader russo ci sono stati il Daily Star ed il Daily Telegraph, ma poi il rincorrersi di tali insinuazioni sono imperversate in rete facendo il giro in lungo e largo.
In base a questo pettegolezzo insistente il presidente russo soffrirebbe da tempo di una grave malattia che però non vuole rivelare, si ipotizza che possa essere malato di cancro all’intestino, e che da tempo si è sottoposto a trattamenti specifici come lascerebbe presagire il gonfiore del viso ed alcuni disturbi fisici che l’occhio attento dei media ha notato (ha un problema ad una gamba ed il movimento di un braccio è rallentato). Una pista che le stesse intelligence occidentali stanno approfondendo da tempo alla ricerca della verità sulle reali condizioni di salute di Vladimir Putin.
La verità sulle condizioni di salute di Vladimir Putin: le indiscrezioni delle intelligence occidentali
Secondo la stampa internazionale che si è impegnata a divulgare le voci dell’intelligence, i malesseri del leader russo non sarebbero solo fisici ma anche mentali, e per celarli ha ultimamente deciso di mostrarsi in pubblico il meno possibile, oltre a vivere in totale isolamento. I problemi fisici del presidente della Confederazione russa hanno fatto supporre che abbia avuto un ictus o che forse soffre di Parkinson, ma non è da escludere la tesi di un cancro.
Si esclude invece che Putin sia gravemente malato, questo è quello che si sono affrettate a dichiarare le fonti di intelligence occidentale coinvolte nella stesura nel dossier ucraino. Ma simili indiscrezioni hanno portato a pensare che la salute del leader russo possa incidere sulle sue capacità di governare e sul fatto che abbia deciso di isolarsi decidendo all’inizio della pandemia di rifugiarsi in una dacia. Da quel momento il presidente ha modulato la sua agenda politica facendosi vedere sempre meno al Cremlino, e frequentando solo persone fidate.