Variante Omicron, la spiegazione shock del virologo Pyotr Chumakov: “Il ceppo è stato manipolato artificialmente per porre fine alla pandemia”

Il virologo russo Pyotr Chumakov, membro dell’Accademia delle Scienze della Russia e capo del laboratorio di proliferazione cellulare e biologia molecolare presso l’Istituto Engelhardt, ha spiegato la sua teoria sulla variante Omicron. Le sue parole raccolte dai microfoni di una trasmissione radio russa hanno fatto il giro del mondo, approdando anche nel nostro Paese. L’ipotesi del virologo russo delinea uno scenario risolutivo della pandemia, che contraddice l’isterismo ed il clima di terrore dilagante un po’ ovunque.

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Secondo Pyotr Chumakov, il ceppo Omicron del Coronavirus potrebbe essere stato “creato e manipolato artificialmente”, una conclusione a cui l’esperto è giunto analizzando le mutazioni delle precedenti varianti. Il ceppo Omicron non solo sintetizza tutte le varianti di SARS-CoV-2 ma presenta anche un supplemento: un inserto di tre amminoacidi, che non è naturale. Il nuovo ceppo SarsCoV2 da quanto affermato dal virologo Chumakov, contiene una decine di mutazioni nella proteina Spike e sarebbe stata sviluppata in un soggetto immunocompromesso.

Il virologo russo Pyotr Chumakov sulla variante Omicron

Secondo lo scienziato è stato così creato un ceppo indebolito, che ha la capacità di diffondersi più velocemente rispetto alla variante Delta, riuscendo ad eludere la copertura dei vaccini e determinando un quadro sintomatologico più lieve. Parlando della variante del Covid, Chumakov ha affermato: “Omicron può infettare molte persone che sono già state vaccinate. Ma la malattia ha un decorso facile per loro. Nemmeno tra i non vaccinati si registrano casi molto gravi. Ossia, pare che questo sia un ceppo che si diffonde molto rapidamente e che sia facilmente tollerato. Questo è molto positivo”. Il dottor Chumakov ha ribadito la connotazione artificiale della variante del Covid che sarebbe stata manipolata in laboratorio determinando una sorta di variante impazzita ma meno virulenta.

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Altri studi si sono soffermati sulla variante, come nel caso della ricerca svolta presso la LKS School of Medicine dell’Università di Hong Kong (HKUMed) che ha rilevato come la variante Omicron infetta e si moltiplica 70 volte più velocemente nei bronchi rispetto a quella Delta, ma determina un’infezione meno grave a livello dei polmoni. Anche Alexander Gintsburg, direttore del Centro nazionale di ricerca epidemiologica e microbiologica Gamaleya Center ha analizzato la variante ribadendo che dà corso ad una malattia lieve. Lo stesso presidente Vladimir Putin a proposito della variante del Covid, ha pronunciato delle parole insolitamente speranzose: “Omicron potrebbe essere un ‘vaccino naturale’ che avvicina la fine della pandemia”.

Chiara Lovani: