Alla fine ci sarà anche lui, Richard Gere. Di cosa stiamo parlando ? Del processo che vede l’ex Ministro degli Interni Matteo Salvini imputato per la vicenda della Open Arms.
Richard Gere sarà dunque ascoltato al processo che vede il leader della Lega imputato di sequestro di persona e omissioni di atti d’ufficio. La star hollywoodiana è stata accettata come test non senza polemiche. Ha infatti detto Francesco Lo Voi, procuratore capo di Palermo sulla possibile presenza di Richard Gere: “Ricordo che un teste deve essere ammesso e sentito per fornire un contributo utile. Al di là della spettacolarizzazione data dalla presenza di una star internazionale, che non interessa questa Procura, ci sono ben altri e ben più qualificati testi che possano riferire sulle condizioni complessive dell’imbarcazione, sullo stato dei naufraghi e del personale di bordo. Quindi al di là degli aspetti solidaristici che apprezziamo, non ci pare che la testimonianza di Richard Gere possa apportare un contributo decisivo per la definizione di questo procedimento”.
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Richard Gere deporrà contro Matteo Salvini, ma è polemica
Ma nonostante questa affermazione l’attore sarà ammesso e quindi sbarcherà in Sicilia a dicembre, quando è stata fissata la ripresa del processo. Oltre a Richard Gere altri importanti esponenti della politica italiana sono stati ammessi come test a questo processo. Ci sarà infatti l’allora Primo Ministro Giuseppe Conte, l’attuale Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, gli ex Ministri del primo governo giallo verde dei Trasporti, Toninelli, e della Difesa, Elisabetta Trenta.
Tutti coinvolti dalla difesa di Matteo Salvini che prosegue sulla linea della responsabilità collettiva del Governo dell’epoca riguardo l’immigrazione.
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Nonostante quindi il Procuratore di Palermo avesse sconsigliato la presenza di Richard Gere, il giudice ha deciso in maniera diversa. Matteo Salvini ha commentato così la faccenda : “Ditemi voi quanto è serio un processo dove verrà da Hollywood a testimoniare sulla mia cattiveria Richard Gere. Spero che duri il meno possibile perché ci sono cose più importante di cui occuparsi.”
Appuntamento il 17 dicembre, alla ripresa del processo.