Povia, da tempo assente dal mondo della musica ma che tutti ricordano per il tormentone “I bambini fanno oh”, è sempre molto attivo sui social dove lancia temi di discussione con cui si intrattiene con il suo seguito. Tra i contenuti che hanno creato più clamore non è passato un post che il cantautore ha scritto sul suo profilo Facebook, una pubblicazione con cui ha condiviso una bizzarra teoria, cimentandosi nel ruolo di sismologo che ha cercato di spiegare l’origine dei terremoti chiamando in causa una strampalata evenienza priva di alcun riscontro.
In poche parole Povia ha spiegato che secondo lui, il verificarsi dei terremoti si deve al movimento contemporaneo di tutti gli abitanti della Terra, una tesi bislacca che ha aperto la strada a discussioni e commenti di scherno ma anche ad insulti. Addentrandosi in un campo delicato ed in continua evoluzione come la sismologia, il cantante ha espresso sui suoi canali social una teoria dai risvolti tanto assurdi quanto bizzarri accendendo un dibattito che ha coinvolto non pochi utenti social.
Il commento di Povia sui terremoti scatena la reazione del web
Tutto è nato da un semplice post nel quale Povia ha lanciato un quesito: “Cosa ne pensate dei terremoti e delle loro cause?” – si è così innescando un dibattito tra i suoi fan con scambio di vedute alquanto controverse, tra cui è affiorata anche qualche tesi complottistica su esperimenti militari in mare e test nucleari. Qualcuno ha anche citato la questione ecologista affrontando il tema dei disastri ambientali e la rivolta della natura da imputare all’azione distruttrice dell’uomo.
Secondo il cantante la causa dei terremoti è da ascrivere ad una semplice azione come ha evidenziato nel post in cui ha scritto: “Sì d’accordo, la Terra è in continuo movimento naturale, ci sono scosse di assestamento, ma la Terra è anche popolata da 7 miliardi di persone che si muovono e questa potrebbe essere un’altra causa”. Il suo commento ha provocato la reazione del web che si è lasciato andare a commenti scherzosi ma anche ad insulti e critiche, a ribadire che si tratta di un argomento che merita una discussione seria con interpreti competenti.