La guerra in Ucraina è stato motivo di un furioso scontro verbale davanti alle telecamere di Piazzapulita su La7 tra Alessandro Orsini, professore di Sociologia del terrorismo, e l’ambasciatore Riccardo Sessa. Una discussione che ha preso piede dopo la severa presa di posizione di Orsini contro il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, facendo infervorare il suo interlocutore.
I due ospiti di Corrado Formigli si sono resi protagonisti di un concitato confronto a Piazzapulita, con la bagarre aperta da Orsini che ha commentato con asprezza l’atteggiamento della Nato. “La Nato, con uno sfondamento del confine in corso in Ucraina, ha fatto una esercitazione militare nella Georgia, dove Stoltenberg ha fatto una conferenza stampa in cui ha attaccato violentemente Putin. Siccome ormai si dice ogni cosa, Di Maio dice che Putin è un animale, Biden dice che è un macellaio, io penso di poter dire che il segretario generale della Nato è un pazzo […]”.
Una dichiarazione spiazzante che il docente ha firmato prendendo parte al dibattito sulla crisi tra Kiev e Mosca, non risparmiando accuse contro la posizione dell’Alleanza Atlantica contro la Russia. Dopo questo primo affondo, il professor Alessandro Orsini, è tornato alla carica parlando di falsa propaganda veicolata dalla Casa Bianca e sorretta da menzogne.
Il duro scontro tra Alessandro Orsini e l’ambasciatore Sessa
“Se noi vogliamo capire quello che sta accadendo, dobbiamo capire che l’Italia sta agli Stati Uniti come la Bielorussia sta alla Russia. Il sistema internazionale è fatto di parti interconnesse dove ci sono delle superpotenze e degli Stati satelliti, come l’Italia, a cui è concessa una autonomia relativa in campo economico e culturale, ma non è concessa alcuna autonomia nel campo della sicurezza internazionale. Perché in Italia ci sono 13mila soldati americani, 120 basi Nato e circa 20 basi Nato segrete, con testate nucleari” – il commento di Alessandro Orsini.
Leggi anche: Caos a Non è l’Arena. È scontro tra Sallusti e Fabiola D’Aliesio: “Dice cazzate”. La replica: “Lei deve tacere”
L’arringa travolgente del docente di Sociologia del terrorismo, ha fatto sbottare il suo interlocutore, l’ambasciatore Sessa ha cercato di respingere le accuse di Orsini che ha parlato delle bugie dell’Occidente che fanno eco a quelle che arrivano da Mosca: “[…] Dobbiamo capire che siamo tutti dentro la propaganda. C’è la propaganda russa e i miei colleghi in Russia lottano democraticamente contro la propaganda di Putin. Io sento di avere il dovere morale di sostenere i miei colleghi russi perché noi, in Italia, siamo pieni di propaganda”.
Dopo l’ennesima bordata velenosa, Riccardo Sessa è intervenuto nel talk di Corrado Formigli, rivendicando di avere una conoscenza più approfondita sul tema e così ha dichiarato: “Le ricordo che la forma, nel nostro mestiere è anche sostanza, mi permetto di dirle, data la differenza di età, che io forse ho studiato parecchio più di lei. In Russia una persona che ragiona in questo modo l’avrebbero già messa e fatta sparire in un manicomio criminale. Quello che lei sostiene non sta in piedi”. La loro divergenza di opinioni ha lasciato il segno: lo scambio di battute che ha avuto luogo a Piazzapulita ha animato le discussioni del web.