Guerra Russia Ucraina. Gorbaciov, il clamoroso appello dall’ospedale: “Fermate Putin, bisogna fare di tutto per…”

Le parole di colui che per anni è stato l’uomo simbolo della rinascita politica della Russia, Mikhail Gorbaciov che ha festeggiato il suo 91esimo compleanno in ospedale per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute, hanno lasciato il segno. L’ultimo presidente dell’Urss malgrado la criticità delle sue condizioni di salute ha affidato al premio Nobel per la pace Dimitry Muratov, caporedattore del giornale russo indipendente Novaya Gazeta, un appello che ha avuto la capacità di risuonare in ogni parte del mondo.

Come riferito da Muratov che ha fatto visita in ospedale a Mikhail Gorbaciov, confermando che non sta bene, il grande uomo politico non si è sottratto dal condannare Putin rivolgendo un severo monito mondiale. Il messaggio di Gorbaciov affidato al giornalista russo è stato da lui condiviso durante il suo collegamento con la commissione diritti umani del Parlamento europeo.

L’appello di Gorbaciov: “Fermate Putin”

Dimitry Muratov facendosi portavoce dell’appello dell’ex presidente dell’Urss si è soffermato sulla sua esortazione a fare di tutto per fermare la minaccia di una guerra nucleare. “Una possibilità che è diventata reale dopo le parole di Putin. Io temo che qualcuno al Cremlino sarà tentato prima o poi di premere il bottone rosso” – questo il commento preoccupante del giornalista, direttore del quotidiano indipendente russo Novaya Gazeta.

 

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Analizzando le grosse contraddizioni interne alla popolazione russa, il premio Nobel per la pace Dimitry Muratov ha messo in evidenza delle dissonanze cocenti: i russi si dicono contrari alla guerra in Ucraina ma continuano a sostenere il presidente russo. “Non posso parlare per l’interno popolo, ma sappiamo che il 70% non approva questa guerra. Ed è sempre il 70% che sostiene il presidente Putin. Non lo so come si possano conciliare questi numeri, ma questa parte di cittadini è contro la guerra nonostante la propaganda”.

Il conflitto contro la popolazione ucraina sta creando contestazioni da parte di molti russi che per diverse ragioni hanno un contatto diretto con il Paese, riconducibili a motivi affettivi e professionali. Il giornalista non ha sorvolato poi sulla disperazione delle madri delle nuove leve costrette ad arruolarsi nell’esercito non contraddicendo ad un ordine emesso dall’alto e giustificato come “ragione di stato”.

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Chiara Lovani: