Il numero degli uomini tra qualche decennio sarà superiore a quello delle donne: lo dice la scienza che lancia un preoccupante allarme

In  futuro l’umanità andrà incontro ad una sorta di selezione naturale che determinerà un aumento del numero degli uomini, che finiranno così per superare nella popolazione mondiale le donne. A confermare questo scenario è la scienza: un team di ricercatori ha preannunciato una diminuzione delle nascite di bambine a livello globale, sottolineando che questo creerà dei problemi di diversa entità. Una tendenza dovuta a fattori disparati, tra cui la preferenza di un figlio maschio in alcuni contesti socio-culturali di stampo patriarcale, ma anche dove la figura della donna è ancora oggi discriminata.

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Inoltre anche la possibilità di selezionare il sesso del bambino prima della nascita è tra le cause di questa inversione di rotta della popolazione. Secondo le testimonianze che fanno capo a studi recente, la selezione del sesso ha provocato un significativo calo delle nascite di neonate: 45 milioni di bambine concepite fra il 1970 ed il 2017 mancano all’appello in nazioni come l’India e la Cina dove la discendenza maschile per tradizione viene preferita.

 

Il numero degli uomini supererà quello delle donne in futuro

Ma anche in Occidente la pratica della selezione del sesso prenatale è una prassi consolidata, come documentato dal report delle Nazioni Unite che ha segnalato questo fenomeno, come una prassi spesso messa in atto in caso di matrimoni tardivi che portano alla nascita di un unico figlio, e si fa ricadere la preferenza sul maschio, per ragioni economiche e sociali.

Gli scienziati prevedono che il numero degli uomini incrementerà nei prossimi decenni determinando un deficit di almeno 4,7 milioni di nascite di bambine entro il 2030. Nel  lungo tempo si stimano circa 22 milioni di femminucce in meno rispetto ai neonati maschi (entro il 2100).

Questa selezione naturale della società contemporanea con significativo taglio dei fiocchi rosa si sta registrando ormai da quarant’anni a questa parte. In alcune zone del mondo, il gap tra maschi e femmine è più marcato, basta pensare alla consolidata politica del figlio unico in vigore in Cina da tempo e che ha fatto registrare non solo numerosi aborti, ma anche uccisioni delle bimbe appena nate tra le popolazioni più povere.

Di fatto, il calo delle nascite di bambine si registra soprattutto nei Paesi asiatici, ma ad oggi il problema ha assunto una portata mondiale. Secondo le proiezioni dei ricercatori in vista dei prossimi decenni, dopo aver messo a confronto i dati sulle nascite di 200 nazioni si è osservato che il trend del calo delle nascite delle neonate ha coinvolto circa un terzo della popolazione mondiale. La “supremazia del sesso maschile” potrebbe comportare delle gravi conseguenze con impatti a livello sociale, culturale ed economico.

Chiara Lovani: