Matteo Salvini mantiene la promessa, il leader della Lega in viaggio per la sua missione di pace in Ucraina: “Non ho paura di…”

Matteo Salvini dopo aver annunciato il suo proposito di farsi portavoce di una missione di pace in Ucraina è volato in Polonia con lo scopo di raggiungere il confine tra Varsavia e Kiev. Le parole del leader della Lega sono state accompagnate dai fatti, dopo che al termine del colloquio con l’ambasciatore ucraino a Roma, Yaroslav Melnyk, aveva preannunciato la sua iniziativa.

“Non ho paura di mettermi a disposizione in nome della pace. Scongiurare una guerra devastante, planetaria e nucleare mi impegna la maggior parte del tempo. Voglio fare qualcosa che aiuta e che risolve. Sono in contatto con diverse realtà per portare in Italia decine e decine di bambini, malati, vedove e orfani. Sto interloquendo con il premier polacco e l’ambasciatore italiano in Polonia, se tutto è tranquillo e confermato nei prossimi giorni ci sentiamo da là” – questa la premessa di qualche giorno fa del leader della Lega.

Matteo Salvini, la sua missione di pace in Ucraina

Non solo Matteo Salvini, ma anche una delegazione di rappresentanti politici dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) ha comunicato l’intenzione di mettersi in viaggio per raggiungere il confine con l’Ucraina. Come rivelato alla stampa dal senatore di Forza ItaliaMassimo Mallegni, lui insieme al deputato della Lega, Paolo Grimoldi e con Niccolò Invidia, esponente dei 5 Stelle, sono intenzionati a raggiungere la zona di guerra: “Abbiamo un volo per Varsavia. […] Siamo in contatto con le autorità ucraine per capire fino a che punto possiamo spingerci”.

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A quanto pare la delegazione dei parlamentari italiani prima avrà un incontro con il presidente della delegazione ucraina dell’Osce, Mykyta Poturaiev, l’ambasciatore ucraino in Polonia e quello italiano in Polonia, per poi decidere i prossimi passi da compiere per intavolare una mediazione diplomatica internazionale e cercare di riportare la stabilità e la pace. Il mondo politico italiano per dire basta alla guerra e per tentare di avviare la strada della diplomazia, per portare alla pace, si è mobilitato in prima linea per avviare delle manifestazioni con cui invocare a gran voce il cessate il fuoco tra Russia ed Ucraina.

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Chiara Lovani: